In foto: Jacopo Monticelli, vice-allenatore della squadra Under 19
Jacopo Monticelli è il vice allenatore dell’Under 19.
Nato nel 1997 a Saronno, fin da piccolino, grazie al padre Guido (ex presidente della Pallacanestro Uboldo ed attuale coach della squadra Under 14), si innamora perdutamente del basket.
Gioca a Uboldo fino ai 20 anni, quando comincia la sua carriera da allenatore, sempre per la Pallacanestro Uboldo.
Oltre al forte legame con la nostra società, Jacopo è un grande tifoso della Pallacanestro Varese.
1) Che cosa ti ha spinto ad iniziare a metterti in gioco come allenatore nella Pallacanestro Uboldo?
Ho maturato l’idea di voler diventare allenatore, o comunque di ricoprire un ruolo nella crescita tecnica degli atleti, quando avevo 17 anni.
Penso sia un passo normale per qualsiasi giocatore che ami follemente la pallacanestro: continuare ad imparare, dare consigli e trasmettere valori, non solo tecnici ma anche etici che accomunano qualsiasi tipo di sport.
Ho sempre voluto e voglio tuttora ricambiare l’affetto e la fiducia di chi mi ha allenato nei settori giovanili e di chi mi ha aiutato ad iniziare il percorso da allenatore e dirigente.

2) Come sta andando la stagione sportiva attuale con la tua squadra Under 19? Su cosa è necessario migliorare e porre maggior attenzione?
I ragazzi hanno lavorato parecchio durante tutta la stagione e personalmente avevo aspettative alte, nonostante questo fosse l’anno da freshman (NDR: in gergo americano, significa anno da matricola) nel campionato FIP Under 19. Purtroppo, abbiamo perso un paio di giocatori di grande talento praticamente ad inizio stagione (spero di poterli rivedere presto sul campo), dovendo così spostare e ruotare alcuni giocatori in ruoli che fino a quel momento non avevano mai ricoperto.

La prima parte di stagione è stata quindi difficile ma ha dato i suoi frutti nella seconda fase: è vero che non andremo ai playoff, ma a causa di alcuni infortuni pesanti e una sconfitta di solo 1 punto dopo ben due overtime contro una squadra assolutamente non superiore a noi.
Abbiamo vinto contro i primi in classifica, fino ad allora imbattuti, ce la siamo sempre giocata fino alla fine contro società che schierano giovani talenti che si allenano quotidianamente in Serie C e abbiamo vinto contro società che portano i ragazzi nei campionati di Serie D.

Per migliorarci ancora di più serve il massimo impegno dei ragazzi nell’imparare cose nuove, senza porsi particolari limiti.
Quest’estate penso sia arrivato il momento per alcuni di iniziare a lavorare sul proprio fisico. Ritengo, infatti, che la stagione non abbia mai una vera e propria fine: dipende tutto dalla voglia di entrare quotidianamente in palestra o di andare al campetto, per lavorare duramente e diventare un giocatore o un allenatore migliore, come dicevo prima, senza particolari limiti.

3) Quali sono gli aspetti positivi della società e quali invece gli aspetti da migliorare?
Dobbiamo capire che ormai per essere una società sportiva florida, è necessario avere non solo buone fondamenta, ma anche delle aspettative sempre più alte in termini di risultati sul campo.

Da Uboldo sono usciti ottimi giocatori che hanno militato in Serie C e in Serie D, o vinto con noi Finali Nazionali in CSI e Regionali nel Uisp, quindi credo che sia l’ora di organizzarci nel migliore dei modi per tornare competitivi anche nei campionati FIP e puntare sempre più in alto.

4) In che modo la tua squadra e i ragazzi stanno beneficiando della collaborazione con  Basket Viva? Come ti trovi a lavorare al fianco di coach Wanni?
Con Basket Viva abbiamo trovato una società che crede nei giovani tanto quanto noi e la collaborazione in questi due anni ha dato e sta dando dei buoni frutti.
Infatti, siamo riusciti con gli U19 a programmare due diversi campionati che permettono ai ragazzi di poter giocare al giusto livello e nel miglior contesto possibile per le loro capacità e qualità.
Numericamente siamo tanti (16-18 giocatori) e ciò permette di entrare in palestra con la certezza di essere sempre almeno in 12, tenendo sempre alta la richiesta tecnica.

Questa è la mia seconda stagione al fianco di Wanni, tuttavia quest’anno sto imparando ad allenare quello che è un gruppo parecchio competitivo di ragazzi U19, non più un gruppo di ragazzi U15 che devono lavorare soprattutto sui fondamentali.
Posso tranquillamente dire che Wanni, oltre che allenare la squadra, sta “allenando anche me”, con lo scopo di diventare un coach più completo e in grado di allenare un gruppo ampio e che necessiti di un determinato percorso.

5) Che cosa vuoi fare l’anno prossimo? Quali sono i tuoi sogni da allenatore?
La prossima stagione sportiva sarà molto importante per noi e per i ragazzi. Terminati i playoff raggiunti con Basket Viva nel campionato U18 Uisp, inizieremo a programmare la stagione che verrà.

Non ho particolari sogni da allenatore, se non migliorare e portare la Pallacanestro Uboldo al massimo delle proprie possibilità: ho iniziato ad allenare perché voglio bene alla società e al momento non mi vedo in altri contesti fuori da Uboldo, anche se ne avrò l’occasione.
In questa stagione ho capito quale ruolo posso e voglio ricoprire, sta a me aumentare le mie conoscenze per essere più incisivo sul campo e nella crescita dei giocatori.