Davide Seregni è un componente molto importante della Pallacanestro Uboldo perchè ricopre un duplice ruolo: giocatore sia dell’Under 19 che della DR4 e vice-allenatore del gruppo Under 9 (bambini delle annate 2015-2016-2017) insieme a Carmen. Davide ha iniziato a giocare a basket fin da piccolo, grazie alla passione trasmessa da papà Roberto, per anni giocatore della nostra Prima Squadra e attualmente Consigliere della società.
Diventato maggiorenne lo scorso ottobre, Davide frequenta il Liceo Scientifico G.B. Grassi di Saronno, dove dovrà affrontare l’esame di Maturità tra qualche settimana, proprio al termine di quest’anno scolastico.
Oltre alla pallacanestro, Davide ama andare in bici, fa parte del gruppo Scout a Saronno e sta frequentando il corso per diventare soccorritore in Croce Rossa.

1) Come sta andando questa stagione sportiva come giocatore? Un anno ricco di allenamenti e doppio-campionato U19 e DR4: cosa ti spinge a dare il massimo in ogni occasione in palestra?
“Questo è un anno davvero intenso, tra allenamenti e partite, e ultimamente a causa di altri impegni ho dovuto dare alcuni forfait a malincuore. Tuttavia, questa situazione mi spinge a dare il massimo quando sono presente, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati: crescere come squadra, sia sul campo che fuori, e soprattutto provare a vincere il campionato e raggiungere la DR3.”

2)  Come sta andando questa stagione sportiva come aiuto-allenatore con il tuo Gruppo Minibasket Under 9?
“Lavorare con i bambini, chiamati affettuosamente ciapa no dal mitico dirigente Andrea Miglioli, è una fonte di grande soddisfazione. Vedere i ragazzini mettere in pratica durante le partite ciò che abbiamo insegnato loro negli allenamenti è gratificante, così come osservare il loro progresso rispetto a quando hanno iniziato.
Inoltre, questi 3 anni da allenatore mi hanno fatto capire e apprezzare ancor di più il lavoro e il sacrificio di tutti i miei allenatori che ho avuto nel corso degli anni, in particolare dei miei attuali Wanni e Jacopo.”

3) Quali sono attualmente gli aspetti positivi del Basket Uboldo e quali invece gli aspetti da migliorare? Quali sono i valori della società che ti legano ad essa e che condividi?
“Mi trovo davvero bene con la società. Sento di avere un ruolo importante e questo mi rende felice. La Pallacanestro Uboldo è diventata una seconda casa, con la squadra che è diventata una seconda famiglia.
Apprezzo anche le varie iniziative proposte dalla società, come l’album di figurine e l’angolo bar durante le partite, che contribuiscono a creare un ambiente ancora più accogliente per tutti, atleti e famiglie comprese.”

4)  E ora guardiamo al futuro: qual è il tuo sogno più grande?
“Sembra una frase fatta, ma il mio obiettivo principale è portare la Pallacanestro Uboldo il più in alto possibile. Raggiungere prima il campionato di DR3 e poi quello di DR2 non è facile, però è comunque fattibile nel giro di qualche anno. Ma non mi pongo limiti: con la mia ambizione non considero impensabile arrivare nel campionato di Divisione Regionale 1 con il duro lavoro di tutti. In futuro – mai dire mai – vorrei anche provare a giocare una stagione in Serie C per confrontarmi con i migliori, perché sono convinto di poter competere al massimo livello con impegno e passione. Tuttavia, al momento il mio focus è completamente rivolto a raggiungere gli obiettivi con la squadra di Uboldo.
Per quanto riguarda la mia carriera da coach, in futuro vorrei diventare il capo-allenatore di una squadra di minibasket per testare le mie capacità, ma al momento sono soddisfatto del mio ruolo di assistente-istruttore, consapevole di avere ancora molto da imparare.”